ALL’INTERNO DI INTERNAZIONALE… Ridar vita attraverso il colore…



Si è da poco chiuso Internazionale il festival del giornalismo che anche questo anno ha portato a Ferrara una miscellanea di opportunità ed eventi di grande impatto. Il  grandissimo gradimento è confermato dalla enorme  partecipazione, oltre 79 mila  persone, tante davvero tantissime soprattutto giovani e giovanissimi, ma non solo, la cultura, l’informazione, non hanno età.. Mostre, dibattiti, libri, video, film, fotografia, un vasto pacchetto per raggiungere anche i “palati” più sottili.. nessuno esente anche  i più piccoli con percorsi di gioco guidati dentro un maniero inesplorato.. il castello estense. Tutto molto gradevole, nonostante un tempo a volte malandrino che ha bagnato le lunghe file per accedere agli eventi, ma che non ha scoraggiato le persone, l’accesso alla cultura non teme il clima. Un’opportunità una volta all’anno regalata alla città e ai suoi abitanti,  l’incontro con grandi nomi dell’informazione, giornalisti, scrittori, fumettisti, registi, artisti.

Sono stata particolarmente colpita dalla presentazione della mostra fotografica Mirabilia “Il bello è nella natura”.. che si è tenuta presso la Home Gallery di Maria Livia Brunelli. L’autrice   Silvia Camporesi    ha raccontato e condiviso con il pubblico il suo percorso  artistico,  avvalendosi della significativa presenza della giornalista Concita de Gregorio che ha con lei dialogato ripercorrendo le tappe di una sorta di progressiva trasformazione che passa anche attraverso la scelta dei temi, di ciò che si  va via via  creando. Dai primi lavori che vedevano centrale il  corpo primariamente femminile, al corpo di una città come Venezia con scorci immaginari e concreti velati da un’atmosfera che solo la laguna riesce a disegnare. Per giungere al corpo della natura, centrale nella mostra presentata. Una natura che attraverso l’obiettivo riesce a cogliere  la magia di un giardino, tra fronde che incorniciano un corso di acqua avvolto da una luce surreale,  il cuore di una cava di marmo  che potrebbe essere infinita, una piramide che richiama altre terre, simboli e civiltà quali gli Inca, gli Egizi, i Maya.. O la pietra bianca che ridisegna una balena, una statua gigante intermezza un giardino, una terra arida e brulla  il cui ventre scalda pietre e sentiero ovattati da fumi avvolgenti, o  uno splendido mulino che sembra galleggiare tra  acqua e cielo. E il racconto di una tecnica  che ridà vita attraverso il  colore. Dal bianco e nero attraverso matite pastello che danno nuova vita alle immagini, con il tocco personalissimo dell’autrice e regalano alle opere atmosfere singolari, tra sogno e realtà, mostrando angoli d’Italia che non si immagina nemmeno le appartengano.. Un bell’incontro questa mostra, questa bella presentazione ricca,  partecipata e piena di stimoli..

Dalla piena libertà di espressione agli inquietanti audio-video di figli dispersi in Syria, dove la realtà si mischia col mistero di sparizioni e morti presunte che non hanno spiegazione né certezza di veridicità.. famiglie sospese dentro un tempo senza tempo ove il buio pare possa “inghiottire “ i figli non lasciando traccia alcuna…terribile..

O il video denuncia di un giovane  videomaker, Jasse Cox, che ha saputo raccontare le inaudite difficoltà di chi vive la solitudine della propria specificità di vita, quando un grave handicap diviene ostacolo all’incontro con l’altro, alla relazione, alla sessualità. Ad una legittima  necessità di conoscersi  pienamente e individuarsi anche attraverso l’opportunità di condividere  con l’altro, di poter vivere una sessualità che a volte sembra traguardo irraggiungibile..

Toccante e coraggioso, un contributo umanamente ammirevole in una sala gremita da ragazzi, silenziosi, muti e rispettosi, che sono certa sono usciti con una coscienza nuova..

Internazionale regala anche questo..

                                                                                           Dr.ssa M.Vittoria Biondi

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